Caffè e cefalea
La caffeina è una sostanza molto presente nella nostra alimentazione. Oltre che nel caffè essa è contenuta anche nel tè, nel cioccolato, in alcune bevande commerciali (Coca Cola, bevande energizzanti) e in molti integratori alimentari proposti per il dimagrimento.
La caffeina ha nei confronti della cefalea effetti opposti, potendola favorire come curare. Oggi sappiamo che il consumo regolare di caffè esercita numerosi benefici, riducendo il rischio di diabete, cancro, malattie cardiovascolari, malattia di Parkinson e di Alzheimer.
Alcuni studi scientifici riportano un aumento degli episodi di cefalea nei consumatori abituali di caffeina. In particolare, è nota la sindrome da astinenza di caffeina, che colpisce i forti consumatori della sostanza quando ne interrompono l’assunzione. Il meccanismo d’azione dipenderebbe dal fatto che, cessando l’azione vasocostrittrice indotta dalla caffeina, si verificherebbe una dilatazione dei vasi sanguigni cerebrali con conseguente innesco della crisi di cefalea. Per evitare questa sindrome, le persone con cefalea che assumono abitualmente caffè o caffeina a dosi modeste o moderate (inferiore a 400-500 mg di caffeina al giorno, equivalenti a 4-8 tazze di caffè) dovrebbero mantenerne costante l’assunzione, evitando periodi di astinenza superiori alle 24 ore.