Vitamine per prevenire l’emicrania
Alcune vitamine del gruppo B e la vitamina D hanno recentemente dimostrato una certa efficacia nel prevenire l’emicrania.
I risultati più evidenti finora sono stati ottenuti somministrando elevate dosi di vitamina B2, detta anche riboflavina. Questa vitamina è importante per il funzionamento della catena respiratoria, fondamentale sistema di produzione di energia delle cellule. La dose efficace nella prevenzione dell’emicrania è stata di 400 milligrammi al giorno, mentre dosaggi inferiori hanno dato esiti controversi. L’efficacia della riboflavina è considerata sufficientemente supportata da evidenze scientifiche, tanto da essere inserita tra i trattamenti considerati utili ai fini della prevenzione da alcune delle più importanti società scientifiche internazionali, come la American Academy of Neurology, la American Headache Society, la European Federation of Neurological Societies e la Canadian Headache Society.
Ricordiamo che il fabbisogno fisiologico di vitamina B2 è di 0,6 milligrammi ogni 1000 kilocalorie assunte, quindi all’incirca 1, 5 milligrammi per un adulto medio. Il Ministero della Salute, come per tutte le vitamine, ha limitato la dose di riboflavina consentita negli integratori alimentari, per cui non sono commercializzabili prodotti con la quantità rivelatasi efficace negli studi.
Nei soggetti con emicrania, soprattutto in quelli con aura, si ritrovano frequentemente elevati livelli plasmatici di omocisteina, sostanza che favorisce l’eccitabilità del sistema nervoso e del nervo trigemino, favorendo gli attacchi di cefalea. L’omocisteina nel sangue può essere ridotta dalle vitamine B6, B12 e acido folico. La supplementazione con acido folico e vitamina B6 o con queste più vitamina B12, si è dimostrata efficace in vari studi, sia su pazienti adulti che pediatrici.
Come per la vitamina B2, anche per l’acido folico e la vitamina B6, le quantità giornaliere usate negli studi sono superiori a quelle che il Ministero della Salute italiano consente negli integratori alimentari.
Anche la carenza di vitamina D si è dimostrata essere frequente tra chi soffre di emicrania. La vitamina D non ha solo effetti sul metabolismo dell’osso e del calcio, ma anche sui meccanismi dell’infiammazione e sul sistema nervoso. Alcune indagini hanno evidenziato una relazione inversa tra i livelli plasmatici di vitamina D e la frequenza e durata delle crisi di emicrania. Sulla base di queste premesse sono stati condotti diversi studi di supplementazione la maggior parte dei quali ha ottenuto una sensibile riduzione della sintomatologia emicranica.
Riferimenti bibliografici
1] Ariyanfar S, Razeghi Jahromi S, Togha M, Ghorbani Z. Review on Headache Related to Dietary Supplements. Curr
Pain Headache Rep. 2022 Mar;26(3):193-218.